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Il Gruppo

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Il Gruppo Alpini di Mairano compie 40 anni dalla fondazione.

Correva l’Anno 1972 in quel di Mairano, alcuni reduci (quasi tutti di Russia) e alcuni giovani Alpini freschi di naja riuniti intorno a un tavolo decisero di dare vita al nostro gruppo Alpini ...

 

La Storia Del Gruppo

Chi siamo?

Innanzi tutto siamo alpini, siamo un gruppo, la cellula più piccola nell' organigramma dell'A.N.A., uno dei tanti mattoni che formano la nostra associazione.

Correva l’Anno 1972 in quel di Mairano, alcuni reduci (quasi tutti di Russia) e alcuni giovani Alpini freschi di naja riuniti intorno a un tavolo decisero di dare vita al nostro gruppo Alpini, fra quei primi ricordiamo Filippo Tonini, Angelo Ravelli , Battista Tinti , Giovanni Odolini e Bepi Boldori , ormai tutti "Andati Avanti", ne rimane comunque sempre vivo il ricordo e lo spirito  che ci hanno tramandato attraverso il loro esempio. I Capigruppo che si sono succeduti sono Olivari Gianpietro, Zacchi Adriano e Forbiti Pierangelo tuttora in carica, i quali hanno continuato con lo stesso spirito e cercando sempre di mantenere fede agli ideali dei nostri fondatori.

Nel 2007 il nostro Gruppo sotto la guida del Capogruppo Zacchi Adriano ha festeggiato il suo 35° anno di fondazione e in quell’occasione a portato in Paese una piccola  ma  travolgente marea di penne nere che ha suscitato nella popolazione viva commozione  e stupore  (forse molti in quell’occasione si sono accorti che il nostro piccolo gruppo è piccolo nei numeri ma grande nel cuore e negli obbiettivi) Tra i nostri tesserati vogliamo ricordare con orgoglio il Tenente Colonello Abbatinali Venanzio in forza da 1984 al 2010 al comando truppe Alpine di Trento. Gli alpini di Mairano si trasformano di volta in volta sempre affiancati dalle  proprie donne, a seconda delle necessità in cuochi spiedisti fuochisti o giardinieri per raccogliere fondi  a scopo benefico o per aiutare a mantenere nel miglior stato di decoro i monumenti ai caduti di Mairano e di Pievedizio cercando sempre di rispondere anche alle esigenze della sua comunità attraverso l’amichevole collaborazione con l’amministrazione comunale.

La vita del Gruppo si snoda durante l’anno soprattutto con la partecipazione alle iniziative sezionali e nazionali, quali le adunate e le celebrazioni della battaglia di  Nikolajewka a gennaio.  Numerosi i pellegrinaggi sull’ortigara di alcuni componenti del gruppo.  La storia continua………………®.

 

Testimonianze della prima ora ...

La nascita del gruppo attraverso la storia degli Alpini

Alpini!

 

Siamo attorno ad un tavolo dell' osteria: Filippo, Battista, Angelo, Bepi, Giovanni ... e noi giovani Alpini Freschi di naja                   

Perché non costituire anche a Mairano un gruppo ?...

Sono passati decenni da quell’incontro; I nostri Alpini reduci della guerra sono tutti “andati avanti “, e noi qui li ricordiamo, ed è bello riandare alle nostre serate quando, composti e seri partecipavano alle riunioni attenti a non mettere steccati tra gli iscritti al nostro sodalizio.

Cosa non facile negli anni settanta del secolo scorso in un paese come Mairano, sempre stato politicizzato al massimo e spaccato in due . Chi vinceva le elezioni lo faceva con pochi voti di scarto.

Divisi in politica, uniti nel gruppo .

Come non ricordare la prima festa Alpina,  in un cortile in periferia con attrezzature raccogliticce e provvisorie e dopo aver riempito il paese di bandiere italiane . Ricordi che fanno bene, anche se portano nostalgie e rimpianti.

Ora ordinati e composti marciamo lungo le strade del paese  accompagnati da migliaia di penne nere amiche .

Come non sentire la necessità di portare il saluto ai nostri Alpini ritornati dalle guerre, ai tanti persi nelle trincee del Carso,, sulle nevi dell’Adamello, lungo i pendii del Montozzo, sui ghiacciai a Corona del Gavia . Salutiamo sull’attenti anche gli Alpini perduti nelle nevi della Russia.

Rivediamo la sulle rive del placido Don , lungo le trincee ingegnosamente costruite per affrontare l’inverno russo, abbandonate quasi subito per l’epica ritirata dell’inverno 1942 1943.

Quattrocento chilometri nella “sacca“ circondati Dall’armata sovietica e quattrocento dopo aver sfondato l’accerchiamento; a piedi con il termometro che segnava FINO A QUARANTA GRADI SOTTOZERO .

Neve e ghiaccio, venti gelidi e nefasti, sangue di uomini ed animali, Citta e villaggi in fuoco . Morte di guerra e morte per l’inverno. Sagome disperse nel nevischio a percorrere una terra senza fine.

Sono senza viveri i nostri soldati, male equipaggiati e senza vestiario adatto al freddo, senza nulla!!  E ancora carcasse di muli sventrati e gonfi lungo l’interminabile pista bianca, cadaveri coperti di neve, compagni sfiniti e feriti ai lati della pista ghiacciata.  Impossibile aiutarli!

L’armata russa ed i partigiani colpiscono da tutte le parti la sterminata colonna in ritirata. Eppure in un villaggio una isba sta bruciando, e una madre con due bambini grida aiuto;  

Gli Alpini si fermano e formano una catena dal pozzo alle fiamme per passarsi i secchi di acqua perdono tempo indispensabile per non perire.  Di questo saranno per sempre fieri.

I nostri “veci”, Filippo, Battista, Angelo, Bepi, Giovanni e gli altri rivivevano la tragedia bianca, l’inferno di ghiaccio, l’avventura impossibile .

Forza della disperazione, eroismo involontario, volontà di ritornare a casa, le preghiere delle madri e delle spose, questo li ha riportati al paese;  Intorno al tavolo delle nostre serate, composti e seri, alcune volte ricordavano  in tono sommesso, la grande tragica ritirata senza recriminare, senza maledire, senza accusare, ma con lo sguardo, con commozione, ricordavano i compagni e la storia che altri alpini hanno reso epica con i loro scritti, con i libri.

Cosi la grande sfilata lungo le strade del paese di Mairano diventa un pellegrinaggio a ricordo di chi fu tragico protagonista nelle due grandi guerre e tuttora lo è nelle attuali missioni di pace.

 

Alpino Bertinelli Silvano

Alcuni Alpini del Gruppo Attuale

Gruppo Alpini Mairano  Gruppo Alpini MairanoGruppo Alpini Mairano

 

 

 

 

 

 

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